Nel cimitero di San Sebastiano don Giorgio Cavagna ha benedetto la lapide posata in ricordo dei 25 bambini che tra il 1915 e il 1918 morirono nelle baracche di legno in Austria, insieme a 73 adulti e anziani delle frazioni di Folgaria. Un modo per far tornare a casa almeno i nomi dei bimbi di età compresa tra un mese e sei anni che sono morti nelle terre del profugato. Su una targa in marmo il ricordo delle tante vittime innocenti della Grande Guerra nell’anno del centenario. Il progetto è stato finanziato dal comune di Folgaria su iniziativa di Roberto Marzari e alcuni volontari locali. Un ricordo che si fa attualità perchè è importante vigilare affinchè il passato non si ripeta.
