Confermata per oggi alle 19:00 la messa con Monsignor Lauro Tisi in carcere a Spini di Gardolo, due giorni dopo la rivolta scoppiata in seguito alla morte di un detenuto che si è tolto la vita.
Individuati i fomentatori che sono stati trasferiti: al momento sono stati spostati nel Triveneto e in Emilia Romagna 50 dei 335 detenuti per rimediare agli ingenti danneggiamenti alle celle, ai corridoi e agli impianti elettrici e del riscaldamento del carcere progettato per ospitare 240 persone.
Anche oggi tornerà in via Beccaria la garante dei detenuti, Antonia Menghini. Subito dopo le festività si riunirà un tavolo per cercare di dare risposte alle tante domande dei detenuti, a cominciare dalla richiesta di ascolto da parte degli educatori, che sono appena tre.
Dal canto suo la UILPA Polizia Penitenziaria chiede la creazione di un’unità di crisi con l’obiettivo di realizzare interventi immediati per la messa in sicurezza del penitenziario per restituire civiltà alla detenzione e dignità alle condizioni di lavoro degli agenti.
Mentre l’Osapp chiede al ministero della Giustizia di “riconoscere il giusto merito agli agenti che hanno tratto in salvo una donna che gestisce la lavanderia interna e che ha rischiato di essere presa in ostaggio dai facinorosi” e salvato numerosi detenuti.
Ma sentiamo il vescovo Don Lauro Tisi.