Nel 2020 ricorrono i 100 anni dalla nascita di padre Frumenzio Ghetta, all’anagrafe Alberto Antonio Ghetta, frate francescano, ma anche storico, letterato e linguista che dedicò la sua vita alla ricerca storica del Trentino e nello specifico al recupero dell’identità ladina.
Profondo conoscitore degli archivi regionali e dei documenti più antichi e preziosi che vi sono contenuti don Ghetta è stato lo studioso che ha saputo ritrovare la pergamena originale dell’Aquila di San Venceslao su cui si fonda la nostra Autonomia, e che ne è oggi lo stemma ufficiale. Padre Frumenzio con la sua vasta produzione di studi storici sulla valle di Fassa, ha saputo dar voce all’identità e alla cultura del popolo ladino, prima che queste avessero pubblico riconoscimento.
Di inestimabile valore il patrimonio culturale e scientifico che ci ha lasciato: sono moltissimi i documenti originali redatti con lavoro certosino passando ore tra polverose pergamene, leggendo e interpretando anche la scrittura di Bernardo Clesio e del cardinal Madruzzo. Il suo valore come storico e archivista gli valse il conferimento da parte del sindaco di Trento del Sigillo d’Oro, l’onorificenza più importate della città.
