Oggi prudente ritorno alla normalità per bambini, alunni e studenti.
Dai nidi all’università, questa mattina hanno riaperto i servizi di istruzione, dopo che il governo ha inserito il Trentino nella fascia di regioni non esposte al rischio di contagio, non essendo ad oggi stati registrati casi di Coronavirus, se non fra turisti di passaggio, subito rientrati nelle rispettive regioni.
Una quarantina finora i tamponi eseguiti in provincia.
Confermati i provvedimenti di tipo preventivo, quali il divieto di gite scolastiche fino al 15 marzo, l’abolizione della prima domenica del mese di accesso gratuito ai musei e l’estensione del telelavoro.
Dispenser con liquido igienizzante sono stati distribuiti negli istituti scolastici, vietati gli affollamenti al chiuso, le aule e gli spazi condivisi dovranno essere arieggiati con cura, la ricreazione andrà fatta all’aperto.
Gli istituti invitano a non mandare a scuola bambini e ragazzi con sintomi influenzali, che saranno rimandati a casa.
Si raccomanda anche che a ritirare i bambini più piccoli sia un adulto in buono stato di salute.
E le conseguenze del Coronavirus sull’economia rischiano di essere elevate.
Riprende regolarmente l’attività nei teatri.
Stamattina, riunione tra l’assessorato provinciale allo sviluppo economico, gli imprenditori e i sindacati sulle conseguenze della pioggia di disdette nel turismo, con i timori di un impatto soprattutto sull’occupazione stagionale.
