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ROVERETO: DIVENTA OSPEDALE SPECIALIZZATO

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Salgono a 38 i contagiati in Trentino, 13 persone sono ricoverate presso il reparto infettivi dell’ ospedale di Trento, 3 si trovano in rianimazione a Rovereto e gli altri 22 sono presso il loro domicilio. Sono gli ultimi dati della provincia, che ha deciso di scegliere Rovereto come hub principale per la cura dei casi più gravi: al momento ci sono 8 posti disponibili, 3 dei quali occupati. Si stanno riconvertendo parte dei letti del reparto ad alta intensità di medicina – ha detto il direttore Bordon – per creare 12 posti per le malattie infettive da aggiungere ai 14 di cui già dispone il S.chiara, sono previste degenze lunghe, anche di settimane per il,momento restano operativi gli interventi programmati, con precedenza ai casi di emergenza e ad oncologia, il calendario sarà rivisto. In corso nuove assunzioni.
Già fatti accordi con le cliniche private che si faranno carico di alcuni pazienti standard, in modo da liberare letti per le necessità legate al coronavirus.
Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Apss, ha evidenziato che ci si trova di fronte ad un cambiamento della situazione epidemiologica. I casi, ha detto, sono ancora pochi, ma la situazione sta evolvendo, diventa più difficile circoscrivere i focolai. L’età media dei soggetti positivi, ha aggiunto, è più bassa di quella delle regioni limitrofe. Altro tema su cui la Provincia ieri si è concentrata, è quello dell’impatto sull’ambito produttivo. La Provincia ha messo in campo iniziative per sostenere economia e il lavoro, dopo un confronto coi sindacati. Stanziati quasi 500 milioni tra investimenti, appalti, rinvio di imposte e aiuti al credito. Differito dal 16 giugno al 16 dicembre il pagamento della prima rata dell’IMIS, pronti 14 milioni per il fondo di solidarietà, la cui platea di utilizzo si sta allargando.