Dopo l’avvio in alcuni comuni, ora c’è l’autorizzazione ufficiale dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, all’uso in deroga dei droni per monitorare gli spostamenti dei cittadini sul territorio comunale nell’ottica di garantire il contenimento dell’emergenza dei contagi da coronavirus.
Non solo pattuglie in strada dunque, in pratica, l’Enac stabilisce che i droni potranno essere usati nei casi in cui il pilota è in grado di mantenere costantemente il contatto visivo con il drone,anche su aree urbane dove vi è scarsa popolazione esposta al rischio di impatto.
In Trentino le polizie locali di Trento e Rovereto non hanno in dotazione questo tipo di strumenti, che sono invece solitamente utilizzati dai vigili del Fuoco per le ricerche dei dispersi.
L’unico territorio in cui si è sperimentato l’utilizzo dei Droni è la Valle del Chiese uno dei più colpiti dai contagi.
Intanto cambia di nuovo il modulo per l’ autocertificazione dei cittadini che intendono fare spostamenti. i
Nella nuova versione il dichiarante deve indicare oltre alla residenza anche il domicilio. Nella prima parte, tra i provvedimenti di cui deve dichiarare di essere a conoscenza, ci sono anche il Dpcm del 22 marzo e l’ordinanza del ministero della salute del 20 marzo. Nel nuovo modulo occorre inoltre indicare da dove lo spostamento è cominciato e la destinazione.
