Un gruppo di esperti indipendenti del Trentino Alto Adige ha condotto una ricerca sull’utilizzo di mascherine, andando ad analizzare l’aria che viene re-inspirata quando le si portano, e revisionando la letteratura scientifica internazionale disponibile. I risultati – dicono fra gli altri la dottoressa Veronika Dellasega, il dr Roberto Cappelletti, la dr.ssa Elisabetta Galli, il
dr.Bernhard Thomaser, la dr.ssa Heike Müller, la dr.ssa med. Maria Paregger, e lo psicologo dr. Ulrich Gutweniger – indicano che sotto le mascherine vengono costantemente superati i limiti di anidride carbonica che l’istituto tedesco federale per l’Ambiente fissa per gli ambienti indoor: già sopra le 2mila parti per milione di Co2 l’Istituto valuta l’aria “igienicamente non accettabile”, e fissa un limite massimo tollerabile di 5mila ppm sui luoghi di lavoro, quando le misurazioni effettuate delineano valori medi di 7mila ppm per le mascherine chirurgiche e 11mila per mascherine di stoffa e FFP2, valori che aumentano nettamente – spiegano gli esperti – quando si parla, canta o effettua attività fisica. Secondo i medici che hanno firmato lo studio, l’acidosi dovuta alla co2 nel sangue e alla riduzione di ossigeno comporterebbe, in particolare nei bambini, variazioni metaboliche, stress cardiocircolatorio, ridotta funzione renale, ridotta risposta immunitaria, alterazioni del metabolismo cerebrale, e già diversi pazienti lamenterebbero mancanza di concentrazione, mal di testa, stanchezza, difficoltà respiratorie e vertigini.
Valutata poi la letteratura internazionale, i medici hanno rilevato come non vi siano evidenze che le mascherine, se utilizzate dalla popolazione generale nelle situazioni comuni, diano vantaggi nel prevenire infezioni respiratorie. Alcuni studi ne metterebbero in discussione addirittura l’efficacia in sala operatoria o in contesti di affollamento come il pellegrinaggio alla Mecca.
Le conclusioni, affidate all’avvocata Renate Holzheisen, chiedono ai responsabili dei provvedimenti di includere i danni causati dall’uso generalizzato di mascherine nella valutazione dei rischi, e rivedere in particolare l’obbligo che definiscono irrazionale di imporre mascherine a scuola per tempi prolungati ai minori, che rischierebbero problemi sanitari ma anche un impoverimento cognitivo ed emotivo, col rischio di atteggiamenti distaccati e demotivati verso la vita. La raccomandazione è quella di utilizzare, sì, le mascherine, ma solo per brevi periodi o in situazioni in cui il rischio è particolarmente elevato, sconsigliato invece il loro utilizzo a scuola e all’aperto. Qui il video di presentazione dello studio: . https://vimeo.com/485852753/b9724165e7
