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VIA AI RISTORI DA DOMANI

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Via ai ristori per gli operatori economici danneggiati dalle chiusure covid.
La giunta provinciale ha varato ieri il provvedimento che stanzia oltre 118 milioni di euro.
Sono stati definiti, i contributi a fondo perduto 2021 che da mercoledì 26 maggio imprenditori e partite Iva potranno richiedere attraverso il sito Riparti Trentino della provincia

INteressati gli operatori economici che esercitano attività di impresa nel settore commerciale, agricolo e di lavoro autonomo che hanno subito danni per i provvedimenti covid del periodo invernale.

Nello specifico, i ristori sono destinati a chi ha subito un calo di attività tra il 1° novembre 2020 e il 30 aprile 2021 rispetto allo stesso periodo della stagione 2018 – 2019.

Con la gestione di apiae, da mercoledì sarà online la piattaforma informatica per la raccolta delle domande, che dovranno pervenire entro le ore 15.00 del 31 agosto 2021.

Approvati criteri, modalità e codici ateco interessati

l’aiuto – sottolinea la provincia – è calcolato in base all’entità del danno subìto, e le imprese turistiche della montagna interessate possono accedere anche al contributo del al Fondo montagna finanziato dallo Stato, senza dover presentare un’altra istanza

Tra i requisiti necessari bisogna:

– Avere una unità operativa sul territorio provinciale avviata prima del 31 dicembre 2020;

– aver registrato un volume di attività annuo tra 12 mila e 30 milioni di euro;

– aver subito un danno in conseguenza al perdurare del COVID-19 nel periodo invernale;

– avere tra 1 e 50 addetti.

Ciascun operatore economico può optare tra :

– un contributo forfettario, in relazione al numero di addetti, o

– un contributo per i costi sostenuti, tarato in base alla riduzione del volume di attività,
per un massimo di 40.000 euro per operatore economico, che diventano 60mila per chi ha due unità operative sul territorio o 80mila per chi ne ha 3 o più

Prevista una maggiorazione per chi ha assunto tra novembre e aprile

IN cambio, l’operatore economico si impegna fino a fine 2022 a salvaguardare il numero di addetti, pagarli regolarmente e saldare i fornitori.

La domanda può ressere presentata da imprese o partite iva, da giugno invece via alle richieste per i lavoratori stagionali.