Ieri a Trento all’auditorium Santa Chiara doppia rappresentazione teatrale – la prima in mattinata per le scuole, la seconda in serata per tutta la cittadinanza – dello spettacolo “Love” contro la violenza sulle donne realizzato da Cofas e promosso dalla Provincia.
E dopo lo spettacolo serale è andata in scena, all’esterno, la protesta dei consiglieri provinciali Paolo Zanella di Futura e Sara Ferrari del Pd, insieme ad altre persone tra cui Andrea Grosselli segretario della Cgil e Shamar Drioghetti presidente di Arcigay e il collettivo Non una di meno, per contestare quella che definiscono l’ipocrisia della giunta provinciale.
“La violenza sulle donne – dicono – viene ricordata da questa giunta solo in occasione del 25 novembre, mentre sono stati cancellati i percorsi di educazione alla parità di genere, sono stati chiusi i corsi per gli uomini maltrattanti, e non è stato ancora attivato l’assegno di autodeterminazione per le donne maltrattate”.
I manifestanti hanno sottolineato l’assenza in sala dei rappresentanti dell’ esecutivo, sia del presidente Fugatti che dell’assessora Segnana. “Segno che per chi governa – sostengono gli autori del sit in – i temi della parità e della violenza di genere sono del tutto marginali”.
