Il virus del Covid-19 era già molto diffuso in Lombardia prima che venisse scoperto il paziente 1 a Codogno.
Lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista Epidemics dai ricercatori della Fondazione Bruno Kessler e dell’Università Bocconi.
Più di 500 pazienti positivi con un’età media di 69 anni, hanno dichiarato una data di inizio sintomi precedente al 20 febbraio 2020.
A quella data il Coronavirus circolava già in almeno 222 Comuni lombardi, quasi il 15%.
Questi risultati suggeriscono che la rapida crescita di pazienti contagiati che ha causato pressione sul sistema sanitario lombardo nel periodo immediatamente successivo all’identificazione del paziente 1 è da attribuire alla alta trasmissibilità del virus e alla diffusa e silente trasmissione del patogeno avvenuta fra gennaio e metà febbraio.
Una diminuzione, anche marcata, della trasmissibilità (Rt) è stata osservata in tutte le province della Lombardia nel periodo successivo all’identificazione del paziente 1, legata alla progressiva introduzione di misure restrittive di controllo.
