Le vendite di mele nel mese di febbraio 2022 sono in linea con le stagioni precedenti, con 191.000 tonnellate cedute. Le giacenze al primo febbraio di mele da tavola si riducono a 827.458 tonnellate, leggermente superiori alla media degli anni precedenti.
Lo comunica – in una nota – Assomela, il consorzio che rappresenta l’80% della produzione melicola nazionale. Il mercato risulta appesantito, in modo particolare per le mele di seconda categoria e quelle di minor calibro.
Il mercato procede meglio internamente e in Europa. Persistono però i problemi di reperimento dei container e i costi crescenti di logistica.
I prezzi dei prodotti fitosanitari sono aumentati del 20-30%, i fertilizzanti dell’80-100%, quelli dei
pallet del 100%, degli imballaggi in legno del 50%, di quelli in plastica del 20-30%, di quelli in cartone del 40%. Il costo dell’energia è aumentata del 200% tra il 2019 ed il 2021 e del gas che nello stesso arco di tempo è cresciuto di quattro volte. L’embargo bielorusso ha complicato i flussi dai paesi dell’est, mentre la guerra in Ucraina ha aumento i costi di energia e materie prime, ponendo ulteriormente sotto pressione il settore.
