Ristori per poter andare avanti. Li chiedono alla Provincia gli allevatori del Trentino, con l’umiltà di chi sa che le difficoltà sono diffuse.
In assemblea ordinaria, i soci fanno i conti con l’aumento dei costi, spiega il direttore Massimo Gentili, costi che sono lievitati dal 30 al 50% per l’ alimentazione del bestiame.
Il peso si è sentito dall’autunno scorso e poi con l’inizio della guerra in Ucraina.
A questo si aggiungono i costi dell’energia, raddoppiati dall’inizio dell’anno a parità di consumo.
L’appello è anche ai consumatori, perchè acquistino prodotti locali, sopportando piccoli rincari, in arrivo, per sostenere le aziende provinciali. Sentiamo l’intervista a Giacomo Broch, direttore della Federazione Allevatori del Trentino.