Infiltrazioni della criminalità organizzata in Trentino, non bisogna ignorare il pericolo.
Il presidente della Commissione Antimafia Parlamentare Nicola Morra oggi in visita in regione ha detto: «Davanti ad un caso come quello del processo Perfido, così articolato e complesso, sul territorio trentino non si è registrata una presa di posizione netta e ciò non per una sorta di compiacenza nei confronti di questa consorteria, bensì è sembrato come se si volesse trascurare il fenomeno, quasi vergognandosi che fatti simili possano essere accaduti anche in Trentino».
«Oggi – dice ancora Morra – l’approccio di questo cancro è di tipo imprenditoriale. La mafia, ormai, diversifica gli investimenti e fa business, appoggiandosi, però, a compiacenti professionisti del posto come commercialisti, notai, avvocati, consulenti del lavoro e funzionari di banca. La reazione da parte del territorio tarda ad arrivare, pertanto le istituzioni locali devono dare l’esempio, noi oggi abbiamo fatto da apripista – conclude il Presidente dell’antimafia Nicola Morra – e ci aspettiamo d’essere seguiti perché l’attività di negazione del fenomeno mafioso, che si percepisce anche in Veneto, rende facile la vita a questi pericolosissimi soggetti».
In Alto Adige l’ attenzione deve essere alta in particolare nel settore del fotovoltaico.
“Ci sono investimenti su questo settore che lasciano perplessi” – ha detto Morra.
