Tutto pronto sull’Alpe Cimbra, che ospiterà il 25 maggio l’arrivo della 17esima tappa del Giro d’Italia. I corridori dovranno affrontare la salita del Menador, che i cimbri chiamano Laas, dopo aver sudato lungo i tornanti che si inerpicano sul monte Vetriolo. Il Menador non solo diventerà un simbolo per tutti gli appassionati delle due ruote: questa strada costruita dagli austroungarici appena prima dello scoppio della Grande Guerra, rappresenta le fatiche e le sofferenze della gente di montagna. Un cammino storico citato anche dal celebre poeta tedesco Goethe che nel suo viaggio in Italia incontrò a Trento una donna dal lungo vestito nero e raccontando di quell’incontro parla di «una donna un po’ anziana, che parlava una lingua a me strana, nella quale intercalava vocaboli anche in tedesco, con il suo bambino abbiamo portato fino a Caldonazzo. La lasciammo ai piedi di un “loz-Steigele” (appunto l’attuale Menador, ndr) e la vedemmo salire con fatica ma con grande temperamento lungo l’asse della montagna. Quella donna era pulitissima e ben educata». E quella donna non poteva che essere una donna cimbra di Luserna.
