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MALATTIA DI LYME E TBE: ATTENZIONE ALLE ZECCHE IN MONTAGNA

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Da inizio anno in Trentino sono stati segnalati 10 casi di Tbe, encefalite da zecca: nel 2020 i casi furono 32.
L’incidenza è in aumento negli ultimi 5 anni.
Le punture non sono dolorose ma se il parassita è infetto possono avere danni permanenti al sistema nervoso, meningite, o la malattia di Lyme, 45 i casi nel 2020.
Tutto il Trentino può considerarsi a rischio, tuttavia, negli ultimi anni, i casi sembrano concentrarsi in alcune aree come la Valle di Non, la Val di Cembra e la Valle dei Laghi.
La vaccinazione contro l’encefalite da zecca è gratuita e disponibile anche in questa stagione.
Attenzione durante escursioni e passeggiate, il consiglio è di restare camminare sui sentieri, indossare abiti coprenti, utilizzare repellenti e controllare la pelle dopo ogni escursione.
La zecca va tolta il prima possibile, non serve andare al pronto soccorso, basta avere una pinzetta, ne esistono di specifiche: senza schiacciarla; tirare delicatamente, senza strappi, fino al distacco, disinfettare la ferita o pulire con acqua e sapone.
La zecca estratta va resa inoffensiva bruciandola o incollandola su nastro adesivo.
Per il mese successivo controllare ogni giorno la pelle: se compaiono macchie rosse che si allargano sulla pelle o febbre, dolori articolari o altri disturbi, rivolgersi al proprio medico.