Presentato da Banca d’Italia il rapporto congiunturale dell’economia delle province autonome di Trento e Bolzano.
Nel corso del 2021 l’attività economica ha segnato un rilevante recupero, ma il Pil reale risulta inferiore ai livelli del 2019 per il 3,2% in Trentino e al 4,3% in Alto Adige.
A incidere soprattutto il mancato recupero dei flussi turistici precedenti la pandemia, in particolare di quelli internazionali. Il turismo trentino ha risentito di un calo di pernottamenti del 28% , -34% in Alto Adige.
Guardando al futuro prossimo lo scenario rimane incerto: l’aumento dei costi energetici, le difficoltà di approvvigionamento e l’elevato clima di incertezza legati alla guerra in Ucraina condizionano le prospettive di crescita anche per l’anno in corso.
Nel 2021 in Trentino il tasso di occupazione è cresciuto quasi dell’1%, in calo dell’1,4% in Alto Adige: in entrambe le province dalla primavera dell’anno scorso sono cresciuti i contratti di lavoro dipendenti, soprattutto a termine.
Tornano a crescere i redditi e i consumi delle famiglie ma allo stesso tempo crescono anche i prezzi al consumo facendo crollare il clima di fiducia nei primi mesi del 2022, con conseguenze potenzialmente negative sui consumi.
Dopo il rallentamento del 2020, infine, i prestiti alle famiglie sono aumentati decisamente, i mutui soprattutto a tasso fisso per l’acquisto delle abitazioni, quasi +6% in Trentino, +8% in Alto Adige.
