L’evento tragico dello scorso 3 luglio in Marmolada è stato qualcosa di eccezionale.
Il distacco del seracco, con ogni probabilità, è stato facilitato e reso più rovinoso dal cambiamento climatico. Da maggio sulle cime dell’arco alpino si registrano anomalie termiche molto pronunciate.
L’altro fattore incidente è stato sicuramente un mancato apporto di precipitazioni nevose durante l’inverno scorso che ha fatto registrare, fra l’altro, temperature elevate per la stagione.
Probabilmente il processo era in atto già da tempo, da giorni, settimane o addirittura mesi.
Vista l’eccezionalità dell’evento il “caso” della Marmolada sta suscitando interesse nella comunità scientifica.
A quanto riferito da Mauro Gaddo, di Meteotrentino, in questo giorni l’ente è stato contattato da tutti gli enti di ricerca italiani che si occupano di ghiacciai.
“Essendo in presenza di un evento raro, il mondo accademico vuole capire e studiare. Credo che questo sia positivo per tutti”, ha affermato Gaddo.
Ascoltiamolo.
