La Guardia di finanza di Cavalese ha individuato oltre 140 persone che, pur di non pagare l’Imis sulle abitazioni, avevano trasferito la loro residenza in montagna, ma, in realtà le abitazioni erano utilizzate solo per finalità principalmente turistiche, mentre il resto del nucleo familiare era residente nelle città di
origine. La prassi, nel solo periodo compreso tra il 2017 e il 2021, ha generato un ammanco per i 18 Comuni della val di Fiemme, val di Fassa e val di Cembra superiore ai 550.000 euro.
Gli accertamenti, svolti su circa 2.500 nominativi forniti
dai Comuni, hanno permesso di ricostruire i legami famigliari, le proprietà immobiliari, la localizzazione e tipologia dell’attività lavorativa, i consumi energetici e perfino la periodicità degli smaltimenti dei rifiuti domestici dei potenziali evasori.
