Emergenza idrica ad Arco, la situazione è al limite.
Diversi serbatoi della rete comunale sono ben al di sotto del livello di esercizio, e alcune zone rischiano di restare senza acqua potabile.
Ieri è stata convocata dal sindaco Alessandro Betta una riunione d’emergenza con tutti i dirigenti comunali dei servizi interessati, i responsabili della polizia locale e dei vigili del fuoco. In un ambito di generalizzato allarme la prima emergenza è il serbatoio di San Giacomo, la cui altezza dell’acqua, che in condizioni normali di esercizio è di 1,9 metri, è scesa nei giorni scorsi attorno a 65 centimetri, ma con un calo, nel fine settimana scorso, di oltre un metro. Di questo passo la parte alta di Bolognano e la località Gazzi potranno restare presto senz’acqua.
Negli anni scorsi si era intervenuti sul serbatoio al Cretaccio, eliminando le perdite dell’acquedotto e potenziando il sistema idrico.
Oggi però non bastano l’ordinanza che limita l’utilizzo di acqua e la decisione – presa per la prima volta in 10 anni – di chiudere le fontane pubbliche. Serve senso civico. Una causa del problema infatti, dopo aver studiato la situazione, va ricondotta a un consumo anomalo nei fine settimana, causato principalmente dalle piscine private e dall’irrigazione dei giardini. E per questo saranno rafforzati i controlli.
