La produzione di mele in Italia è in crescita, ma ci sono preoccupazioni per la commercializzazione a causa dell’instabilità internazionale e dell’aumento dei costi dell’energia.
Il punto è stato fatto in occasione di un’importante conferenza del settore in Europa che si è conclusa a Belgrado.
Nel vecchio continente si stima una produzione di 12 milioni di tonnellate, sostanzialmente stabile rispetto al 2021.
Per l’Italia si prevede una produzione totale di circa 2 milioni e 150mila tonnellate, superiore del 5% rispetto a quella dello scorso anno.
La nostra regione fa la parte del leone anche se la produzione, al contrario del resto del Paese, è in leggero calo: del 3% in Alto Adige con poco meno di 912mila tonnellate e dell’1% inTrentino con 507mila tonnellate.
A preoccupare è il contesto geopolitico, che ha portato ad un aumento dei costi di 10 centesimi al chilo.
Inoltre, le ondate di calore e la crisi idrica di alcune aree potrebbero intaccare la qualità dei frutti.
