I sindacati in una nota plaudono all’azione di contrasto del lavoro irregolare e delle violazioni delle norme per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Chiedono però uno sforzo in più alla Provincia, rimarcando l’estensione del fenomeno: “nel 21% delle aziende controllate sono state rilevate irregolarità” sottolineano i segretari Alotti, Bezzi e Grosselli “un dato inquietante perché significa che un’azienda su 5 elude le regole”
Cgil Cisl e Uil aggiungono che, secondo la CGIA di Mestre, in Trentino ci sarebbero 26.000 lavoratori sommersi, un tasso di irregolarità del 9,5%.
Per i sindacati “è indispensabile che la provincia aumenti gli organici del servizio lavoro e di Uopsal. Se non si vuole disperdere la storica occasione di qualificazione del lavoro possibile grazie al Pnrr bisogna agire subito per rafforzare i controlli” chiude la nota.
