Sono gli aumenti di energia elettrica e gas, a trainare l’inflazione in regione. Lo sottolinea l’analisi più dettagliata da parte dell’Unione nazionale consumatori dei dati diffusi 2 giorni fa dall’Istat, che indicavano una inflazione generale del 10,5% in Alto Adige e del 9,5 in Trentino. La mazzata maggiore arriva sul fronte energetico, appunto, con un +107,3 a Bolzano e +105,2 a Trento – anche in questo caso, dato più alto d’Italia
Solo per questa voce, si calcola un aumento di spesa, per una famiglia media, di 1.400 euro a famiglia, ed il dato è ancora sottostimato perchè non tiene conto dei maggiori consumi locali: se in Sicilia i caloriferi si accendono solo nei 2-3 mesi più freddi, da noi i consumi sono ben più alti, dunque questa cifra rischia addirittura di raddoppiare, superando i 3mila euro annui.
In linea col dato nazionale invece gli aumenti sugli alimentari (+10%), su mobili e articoli per la casa (+6%), sui trasporti (+13%),su ricreazione, spettacolo e cultura e sui servizi ricettivi, in aumento rispettivamente dell’1% e del 5%. Le uniche voci col segno meno sono comunicazioni, apparecchi telefonici e istruzione, con cali comunque più che modesti.
Ed in regione, si pagherà di più anche per la salute: i servizi ambulatoriali e ospedalieri aumentano in Alto Adige del 4 e del 4,8% rispettivamente, mentre Trento vede un aumento più moderato: +1,9% per i servizi ambulatoriali e +3,1% per quelli ospedalieri, contro aumenti nazionali che si fermano invece all’1%.
