Se nel 2020 e 2021 un bar spendeva in media 6.700 € per le bollette di luce e gas, nei prossimi dodici mesi, ipotizzando che gli aumenti attuali restino costanti, lo stesso bar spenderà 14.740 €. Un aumento del 120 % e un’incidenza sui ricavi aziendali che passa dal 4,9 % al 10,7 %.
A fare i conti è Confesercenti del Trentino che stima che ad esempio un albergo medio vedrà lievitare la spesa per la bolletta energetica da 45.000 euro a 108.000 euro.
“Si preannuncia una stagione autunnale difficile se non drammatica” dice Massimiliano Peterlana, presidente di Fiepet del Trentino secondo il quale sarà necessario alzare significativamente i prezzi sui listini con il rischio però di perdere clienti.
Secondo Peterlana da un lato sarà necessario stare attenti ai consumi di luce acque e gas, dall’altro il nuovo Governo dovrà trovare e imporre un tetto alle compagnie produttrici di energia, anche con l’introduzione di una autorità di controllo.
Il richiamo di Peterlana è anche alle stesse compagnie produttrici di energia che dovranno “stringere i rubinetti” ma, stavolta, dei guadagni.
“Se vorranno ancora avere aziende a cui vendere, dovranno mettere sul tavolo gli utili, ormai a nove zeri, per abbassare i costi bollette. È la soluzione di cui non si vuol sentir parlare, ma se vogliamo fare sistema e salvare l’economia tutta, questa è la strada da percorrere” conclude il presidente degli esercenti trentini.
