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SCUOLA, DOMANI IN ALTO ADIGE LA PRIMA CAMPANELLA PER 90MILA STUDENTI

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La Provincia di Bolzano anticipa il resto d’Italia e inaugura un inizio di anno scolastico all’insegna del ritorno alla quasi normalità lasciando, si spera, agli archivi le immagini dei due anni precedenti segnati dall’emergenza Covid.
Le misure dettate dal Ministero dell’Istruzione con il parere dell’Istituto Superiore di Sanità allentano le restrizioni stabilite sinora.
Non si dovranno più indossare le mascherine: restano solo le Ffp2 per i soggetti fragili e quindi più a rischio di sviluppare una forma grave di Covid.
Le scuole dovranno mettere a disposizione i gel per le mani e assicurarsi di sanificare e aerare gli ambienti.
Non ci saranno controlli in entrata affidandosi al buon senso dei singoli e delle famiglie.
Non è prevista la didattica a distanza.
L’alunno ammalato di Covid dovrà stare a casa, ma non ci sarà la quarantena per la classe.
Tornano nel loro ruolo anche i docenti e il personale non vaccinato.
E’ prevista una stretta sulle regole qualora l’aumento dei contagi diventasse significativo.
Se gli studenti altoatesini hanno già pronti zaini e cartelle, i colleghi trentini potranno aspettare ancora una settimana.
In Provincia di Trento l’anno scolastico dalle elementari alle superiori inizia il 12 settembre anche se ci sono alcune eccezioni come il Liceo Internazionale delle Scienze Umane Quadriennale del Sacro Cuore che inizia le lezioni il 5 settembre tra l’altro festeggiando due alunni che hanno vinto l’oro nei campionati italiani di tennis under 15.
Inizio di anno scolastico il 5 settembre anche per le scuole dell’infanzia trentine che contano 12.702 bambini iscritti con un calo di quasi il 4% rispetto allo scorso anno. E’ stato ridotto il numero di bimbi per sezione per non dover contrarre il numero delle stesse in modo significativo.
Se si prova a convivere con la pandemia, pur tenendo alta la guardia, altri problemi si affacciano in questo inizio di anno scolastico a partire dai costi dell’energia: “Non faremo venir meno il riscaldamento”, ha detto l’assessore trentino Bisesti rispondendo ad alcune polemiche sollevate nelle ultime ore.