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NUOVO RINVIO PER IL PROCESSO “PERFIDO”: TROPPO ONEROSO IL LAVORO DI TRADUZIONE DAL DIALETTO

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Ancora un rinvio per il processo “Perfido” sulle presunte infiltrazioni mafiose nelle cave di porfido della valle di Cembra.
Il lavoro di traduzione delle intercettazioni telefoniche e ambientali dal dialetto calabrese è enorme e dunque la mole di lavoro dei periti dal calabrese richiede ancora tempo.
La procura ha deciso di accogliere l’invito della corte di ridurre le richieste di traduzione allo stretto indispensabile. Il nuovo termine è quello del 28 settembre, mentre la prossima udienza è fissata per il 24 novembre.
Nelle intercettazioni ci sono anche frasi in dialetto trentino, anch’esse da tradurre in italiano alcuni difensori hanno fatto notare ci sarebbero degli errori di interpretazione.
Il processo riguarda le presunte infiltrazioni della ‘Ndrangheta in Trentino.
Quindici gli imputati che per la maggior parte hanno scelto il rito abbreviato. Pesanti le accuse di cui dovranno rispondere: dall’associazione per delinquere di stampo mafioso al voto di scambio.