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I GHIACCIAI ALPINI STANNO MORENDO: 2022 ANNO NERO

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Il 2022 è stato l’anno nero per i ghiacciai alpini che risultano sempre più fragili, vulnerabili e instabili a causa della crisi climatica.
Ingrigiscono, perdono di superficie e spessore, si disgregano in corpi più piccoli confinati ad alta quota dove aumentano fenomeni di instabilità come frane, colate detritiche, valanghe di roccia e ghiaccio.
A denunciarlo, alla vigilia della giornata internazionale della montagna, sono Legambiente e il Comitato Glaciologico Italiano, che presentano il report finale di carovana dei ghiacciai 2022.
Per quanto riguarda il Trentino Alto Adige: del grande ghiacciaio del Careser, in Val di Pejo, non restano che pochissimi ettari. La superficie si è ridotta dell’86%. Gli arretramenti delle fronti sono impressionanti: oltre un km per la vedretta de la mare, 600 metri per il ghiacciaio di Lares, nel gruppo dell’Adamello.
Per il ghiacciaio della Marmolada si stimano non più di altri 15 anni di vita: nell’ultimo secolo ha perso oltre il 70% della superficie e oltre il 90% del volume.