Centro di recupero per animali selvatici, dal primo gennaio scatta la riorganizzazione e la provincia di Trento assumerà la gestione diretta della struttura negli spazi del Bosco della città a San Rocco di Villazzano.
Il centro ospiterà non solo l’avifauna e – come avvenuto negli ultimi tre anni – i piccoli mammiferi come ricci, scoiattoli, pipistrelli, ma tutti i mammiferi, esclusi i grandi carnivori. La struttura, garantirà il servizio – che ad oggi non esiste in questa forma, si legge in una nota di piazza Dante – in sinergia con le strutture territoriali del Corpo forestale del Trentino. Ad occuparsi del Centro provinciale, che per anni è stato concesso in gestione alla Lipu, Lega italiana Protezione Uccelli – prosegue la nota – sarà lo stesso personale assunto in seguito ad una selezione. In occasione della scadenza del contratto in essere, Piazza Dante ha ritenuto di non mettere più a bando questa attività, ma di condurla direttamente, per offrire un riferimento unico agli agenti del Corpo forestale, ai custodi forestali e guardiacaccia, ma anche a tutte le persone che casualmente si imbattono in animali selvatici bisognosi di cure.
Il Centro era stato istituito nel 2004 dalla Provincia e affidato alla gestione della Lipu. La decisione di togliere dopo quasi 20 anni la cura degli animali ai volontari dell’ associazione e di affidarla al Servizio Foreste e Fauna ha sollevato molte polemiche da parte della Lipu che parla di decisione politica, non tecnica, e che azzera decenni di esperienze sul campo
