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SCOPERTA DALLA GUARDIA DI FINANZA UNA MAXI FRODE FISCALE NELLA VENDITA ILLECITA DI CARBURANTI

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Maxi frode fiscale sul traffico di carburanti. 6 le misure cautelari, sequestrati beni per 3,2 mln euro, 41 gli indagati di cui 29 italiani.
L’ indagine della Guardia di finanza di Trento, coordinata dalla Procura ha permesso di ricostruire un ingente e consolidato traffico internazionale di gasolio, gestito da vari soggetti in Lettonia, Lituania, Germania e Italia, finalizzato al commercio di carburante evadendo le accise.
Tra il 2021 e il 2022 le Fiamme Gialle hanno complessivamente ricostruito 204 episodi di illecita importazione e smercio di prodotto petrolifero per un totale di 5 milioni di litri di carburante introdotto sul territorio nazionale.
A capo della banda criminale composta da 5 indagati un cittadino lituano residente in Germania, che, supportato da un gestore, di nazionalità lettone, di una ditta di autotrasporto riforniva il gasolio a tre sodali che, in provincia di Foggia, rivestivano il ruolo di grossisti.
Il carburante di provenienza tedesca, veniva prelevato da un sito di stoccaggio nella città di Forst (al confine tra Germania e Polonia), e arrivava in Italia attraverso il Brennero su automezzi pesanti di nazionalità lettone o lituana spacciandolo per olio motore.
L’indagine è partita da un controllo all’Interporto di Trento.
Nel corso delle indagini ispettive sono stati scoperti numerosi depositi clandestini siti nelle provincie di Foggia, Bari e Barletta-Andria-Trani.
Per eludere eventuali controlli veniva emessa documentazione fiscale artefatta da due società con sede in provincia di Napoli e Foggia.