E’ stato il 10 agosto, il giorno dell’incendio a Ischia Podetti, quello di maggior lavoro per la Centrale unica dell’Emergenza trentina, che è tornata dopo 2 anni ad aprire le proprie porte ai cittadini per la giornata dell’112, che cade non a caso l’11/2. 250 i cittadini che hanno avvisato del rogo alla discarica o chiesto indicazioni agli operatori che nel 2022 hanno risposto complessivamente a 240mila telefonate, 20mila in più rispetto al 2021, aumento motivato dal ritorno del turismo. Un sistema sempre più collaudato, l’112, che ha tempi medi di risposta di 3 secondi – la metà della media nazionale – è in grado di parlare 20 lingue, comunicare anche con chi non sente, e che nei 12 anni di servizio ha continuato a perfezionarsi, dal punto di vista tecnologico e umano, con gli operatori che ormai sanno riconoscere la gran parte dei falsi allarmi – più di 4 su 10 – conoscono il volontariato da allertare attraverso i Vigili del Fuoco, sanno capire se le allerte che arrivano dai dispositivi automatici – auto, telefoni e orologi – sono reali, o se è verosimile la posizione rilevata dai sistemi automatici. Ai cittadini, il consiglio di scaricare sul telefono la app Where Are You, da utilizzare in caso di emergenza, in grado di fornire con grande esattezza la posizione di chi chiama, fondamentale per un soccorso tempestivo. Quotidiano il monitoraggio dei sistemi, che permette di intercettare immediatamente eventuali attacchi hacker – l’ultimo, domenica scorsa. Ma l’infrastruttura digitale è blindata e ridondante, ovvero anche in caso di crash di un sistema, ce n’è sempre un altro pronto a subentrare, in modo che l’operatività non venga mai compromessa. A sbirciare dietro le quinte, partecipando alle visite guidate, 120 cittadini divisi in 6 turni.
