Italferr nei giorni scorsi ha inviato una lettera ad alcuni proprietari di immobili a ridosso dei futuri cantieri avvisando che le loro case potrebbero essere interessate dai lavori.
Una comunicazione che ha fatto crescere la preoccupazione intorno alle realizzazione della grande opera della circonvallazione ferroviaria.
Il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha espresso il suo disappunto per “inutili allarmismi” creati da queste lettere.
È poi arrivato il chiarimento di Rfi: nessun esproprio di immobili oltre a quelli già annunciati, si tratta solo di occupazioni temporanee di aree pertinenziali e terreni agricoli o urbani.
Intanto oggi il commissario Claudio Bortolotti, nominato come mediatore dal comune ha illustrato il bilancio del suo lavoro.
Complessivamente saranno 10 gli edifici da abbattere in zona San Martino, mentre gli accordi sono stati tutti chiusi, evitando così espropri forzosi.
Complessivamente sono 40 le attività immobiliari interessate, 28 a uso abitativo, 12 commerciale. Per la cessione volontaria sono stati corrisposti oltre 24milioni di euro.
