Nessun allarme aviaria per il momento in Trentino.
La preoccupazione è sorta dopo il ritrovamento di numerosi gabbiani morti in particolare sul lato bresciano del Lago di Garda colpite dall’influenza aviaria.
L’azienda sanitaria rassicura, facendo sapere che anche in Trentino, in valle dei Laghi, un gabbiano raccolto è risultato positivo al virus che solitamente non infetta l’uomo, anche se sono possibili rari casi di infezione umana in seguito a contatti diretti con animali infetti o le loro escrezioni.
Per questo e per evitare il passaggio del virus agli animali allevati nel nostro territorio, è importante adottare precauzioni nel caso del ritrovamento di uccelli morti.
Si raccomanda, soprattutto nella zona interessata dal rinvenimento del gabbiano infetto, di mantenere il più possibile al chiuso il pollame allevato per evitare contatti con altri volatili selvatici.
La Provincia sta monitorando la situazione attraverso l’istituto zooprofilattico delle Venezie, in contatto con Lombardia e Veneto.
Nei primi mesi dell’anno l’influenza aviaria ad alta patogenicità è ricomparsa in diversi Paesi dell’Unione europea come Francia, Belgio, Germania e Paesi Bassi mietendo vittime nelle colonie di gabbiani comuni.
È importante segnalare al corpo forestale all’112 e alle unità operative di Igiene e sanità pubblica veterinaria dell’Azienda sanitaria competenti per territorio qualsiasi moria anomala del pollame allevato.
