Primo caso accertato di influenza aviaria in Trentino. Un gabbiano morto giovedì scorso in Valle dei Laghi è risultato positivo al virus H1N1. Le carcasse di altri tre volatili sospetti, trovati sulle foci del Sarca, sono all’esame degli esperti dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie che sta conducendo le analisi. E’ possibile che nelle prossime ore arrivi conferma che si tratti di casi di aviaria.
“La situazione è sotto controllo – dice l’assessora provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli – stiamo monitorando l’andamento tramite Apss e l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie e siamo in contatto con i colleghi della Regione Lombardia e della Regione del Veneto”.
Nessun allarmismo. La Provincia raccomanda a chi allevamenti non intensivi di adottare comportamenti prudenti per prevenire il possibile passaggio del virus dagli animali selvatici a quelli allevati: segnalando immediatamente qualsiasi moria anomala del pollame allevato e mantenendo il più possibile al chiuso gli animali per impedire qualsiasi contatto con la fauna selvatica.
La trasmissibilità del virus all’uomo è molto difficile, dicono gli esperti, come il passaggio agli animali da compagnia, cani e gatti. Da segnalare inoltre che non c’è nessun rischio nel consumo di prodotti alimentari legati ai volatili come uova e pollame, il virus non può trasmettersi attraverso gli alimenti, assicurano dall’Azienda sanitaria provinciale.
