Due anni fa la scomparsa di Sara Pedri.
Era il 4 marzo del 2021 quando la dottoressa di 31 anni di Forlì sparì nel nulla, dopo aver inviato una lettera di dimissioni all’ Azienda sanitaria di Trento.
La sua auto fu ritrovata parcheggiata in località Mostizzolo, nel comune di Cis, al confine con quello di Cles. La ginecologa sarebbe stata vittima di maltrattamenti, come denunciato dalla sua famiglia e da altre 21 professioniste che si sono costituite parte civile nel procedimento in corso, le cui indagini si sono concluse il 1° febbraio, a carico dell’ex primario Saverio Tateo e la vice Liliana Mereu, il primo licenziato e la seconda trasferita.
La famiglia di Sara continua a chiedere giustizia e di proseguire le ricerche. Il desiderio è di trovarla e riportarla a casa.
Ricerche che riprenderanno tra marzo e aprile anche se in realtà non si sono mai interrotte. Ogni due domeniche al mese ci sono servizi perlustrativi sul lago di Santa Giustina.
Sabato prossimo in Sala Borghesi Bertolla, a Cles ci sarà un evento in ricordo della dottoressa.
Un incontro di parole canti e preghiere.
Anche Forlì ricorderà la giovane ginecologa con un momento di ritrovo al Giardino di Sara al parco urbano della città creato un anno fa con la piantumazione di un albero dedicato a lei.
