Prodotti alimentari, il caro prezzo costringe anche i trentini a svuotare il carrello, ma se cala la quantità si spende comunque il 7,5% in più a causa dei pesanti rincari legati alla crisi energetica.
Lo dicono i dati Istat in merito al commercio al dettaglio nel gennaio 2023, analizzati da Coldiretti che li ha messi in relazione agli stessi di un anno prima.
I volumi di cibo acquistato sono diminuiti di oltre 5 volte; cresce il cibo low cost con i discount che fanno segnare un +10% nelle vendite.
Per difendersi dagli aumenti, 8 italiani su 10 hanno preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso; l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione. Abitudini di spesa che influiscono direttamente sulla filiera agroalimentare, sottolinea Coldiretti: 1 azienda agricola su 10 è costretta a chiudere, oltre un terzo del totale lavora oggi in condizioni di reddito negativo. Il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi sottolinea l’esigenza di raddoppiare da 5 a 10 miliardi le risorse del Pnrr da destinare al settore agro-alimentare, fondi che ne permetterebbero la modernizzazione partecipando attivamente al rilancio dell’economia italiana.
