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BOLZANO, MASCHERINE CINESI NON A NORMA: LA ASL POTREBBE COSTITUIRSI PARTE CIVILE NEL PROCESSO

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Nuova udienza oggi a Bolzano sulla presunta frode delle mascherine cinesi comprate dalla ditta Oberalp dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige a inizio emergenza Covid nel marzo 2020 che sono poi risultate essere non a norma.
Sette indagati, tra cui il direttore generale dell’Asl Florian Zerzer. Respinta la richiesta di una traduzione integrale e preventiva delle telefonate, cosa che avrebbe allungato di molto i tempi del processo.
Secondo la procura gli indagati avrebbero tentato di aggirare i pareri tecnici negativi sul materiale acquistato, a partire da quello dell’Inail. Ipotesi che sempre stata respinta dalle difese, che rammentano il contesto di emergenza in cui quella fornitura venne ordinata.
Non è escluso che l’Asl, indicata tra le parti lese dalla procura, posa costituirsi parte civile nel processo.
La prossima udienza è stata fissata per il 5 maggio.

Immagine di repertorio.