Tutti assolti, i 3 anarchici che erano accusati di aver fatto esplodere un ordigno esplosivo all’ingresso secondario del tribunale di Rovereto, la notte prima che si celebrasse un processo contro gli anarchici che si erano introdotti nel comune di Ala durante le proteste contro il Vallo Tomo.
Poco distante, su un muro era comparsa la scritta “Tutti liberi, fuoco ai tribunali”.
Ad essere individuati dai ROS erano stati Andrea Parolari, Nicola Brighenti e Marie Antonia Sacha Baranek, individuati tramite diverse telecamere cittadine, passate al setaccio dai carabinieri, ed un Gps che era stato apposto sotto l’auto della donna
Il risultato delle indagini aveva portato a confermare che quella notte – erano circa le 2 e mezza – Parolari era uscito in bicicletta da casa, mentre la Baranek aveva aspettato in un parcheggio Brighenti.
Troppo poco, secondo i giudici, per collegarli con certezza all’esplosione, che aveva distrutto il portone senza provocare feriti.
L’accusa era pesantissima: attentato per finalità terroristiche o di eversione, lo stesso che ha portato Cospito al 41bis.
Ma i 3 sono stati assolti con formula piena, ovvero il fatto non sussiste.
