Nuova protesta a Trento ieri pomeriggio in occasione di un consiglio comunale straordinario dedicato alla futura circonvallazione ferroviaria.
Un sit-in con striscioni e slogan contro Comune, Provincia e Appa.
Un centinaio di manifestanti – qualcuno anche con maschere antigas – fuori da palazzo Thun ha chiesto di avere maggiori rassicurazioni sulla presenza di inquinanti nelle zone a nord del capoluogo interessate dai lavori. I timori sono legati al fatto che con la movimentazione dei terreni le sostanze possano finire nell’aria.
Proprio in aula sono stati presentati dall’ Università Tor Vergata – incaricata da Rfi dello studio – i risultati del monitoraggio sul cantiere pilota nelle aree ex-Sloi ed ex-Carbochimica. E’ emerso che i livelli di inquinanti, come ad esempio piombo tetraetile, è sono sotto i limiti di pericolosità per lavoratori e residenti.
I sistemi di filtraggio – è stato detto – sono efficaci ma è necessario che le lavorazioni avvengano in atmosfera protetta, per evitare la diffusione più massiccia di inquinanti.
Intanto questa sera alle 19 ci sarà un’assemblea al “cantiere della lotta”, il nuovo presidio-accampamento allestito da dieci giorni dai No Tav alle Fornaci.
