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CALDES, L’ORDINANZA PER L’ABBATTIMENTO DELL’ORSO

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Il Presidente della Provincia autonoma di Trento ordina al Corpo forestale Trentino di proseguire il monitoraggio intensivo dell’area ove si è verificato l’incidente.
Di procedere, nel più breve tempo possibile, all’identificazione genetica dell’esemplare protagonista dell’incidente in oggetto e di procedere all’abbattimento.

Così l’ordinanza contingibile e urgente con la quale viene stabilito l’abbattimento dell’orso che ha causato la morte del 26enne di Caldes, alla quale seguiranno altre ordinanze per la rimozione dei tre esemplari problematici MJ5, JJ4 e M62.
Gli orsi da abbattere sono dunque potenzialmente 4, qualora dalle indagini genetiche che il plantigrado che ha aggredito il runner non sia già classificato come pericoloso.
Confermato per mercoledì prossimo l’incontro con il ministro Picchetto Fratin e Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale , il cui parere sarà necessario ma non vincolante per procedere alla rimozione di MJ5, JJ4 e M62.

In mattinata presso la comunità di valle a Malè il vertice del presidente della provincia, il vice presidente Tonina, e il dirigente della protezione Civile de Col con i sindaci della Val di Sole ai quali sono state comunicate le decisioni prese al Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza.
La certezza è che il progetto Life Ursus va rivisto.

Lo studio di fattibilità del Progetto Life Ursus per la reintroduzione negli orsi in Trentino tra il 1999 e il 2002, curato dall’Istituto nazionale per la fauna selvatica, aveva accertato l’idoneità ambientale per ospitare una popolazione vitale di plantigradi (40-60 orsi), che costituiva l’obiettivo finale del progetto. L’areale doveva andare ben oltre i confini del Trentino, mentre la maggior parte del centinaio di esemplari attualmente presente sul territorio provinciale si sposta all’interno di un’area ampia circa 1.500 chilometri quadrati (pari a un quarto dell’intero Trentino) e fortemente antropizzata.

Intanto la Comunità di Valle così come il borgo di Caldes si stringe nel dolore.
La famiglia di Andrea Papi starebbe valutando azioni civili e penali nei confronti della provincia di Trento e dello Stato, ovvero verso chi ha responsabilità di controllo sulla presenza degli orsi e della loro reintroduzione in Trentino.

L’ordinanza per l’abbattimento dell’orso firmata dal presidente Fugatti: