In centinaia sono arrivati da tutta la valle di Sole e dalla vicina valle di Non per portare un ultimo saluto a Andrea Papi, il runner 26enne ucciso dall’orsa Jj4 lo scorso 5 aprile.
Prima dell’inizio della cerimonia funebre, iniziata alle 15, una lunga fila si è creata sul sagrato della chiesa dell’abitato di Caldes. All’interno, i famigliari e gli amici più stretti del giovane.
La famiglia, in segno di rispetto della terribile tragedia che l’ha colpita, ha chiesto che in chiesa non venissero ammesse le telecamere.
Nei primi banchi erano seduti la madre Franca, il padre Carlo, la sorella Laura e la fidanzata Alessia.
Don Renato Pellegrini, parroco di Caldes, nella sua omelia ha detto: “Siamo qui tutti un po’ sconvolti. Le nostre lacrime si confondono con quelle dei famigliari. Affidiamo al Signore il nostro impegno perché tragedie così grandi e così dolorose non si ripetano più. Accompagniamo Andrea in questo suo ultimo viaggio. Andrea vivrà nel cuore nei nostri
ricordi”.
A esprimere vicinanza alla famiglia sono arrivati anche il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, l’assessora provinciale Giulia Zanotelli, il sindaco di Caldes, Antonio Maini e i sindaci della valle di Sole e di molti comuni del Trentino. Per permettere lo svolgimento della funzione, le forze dell’ordine hanno chiuso parte del centro storico dell’abitato.
All’esterno della chiesa è stato allestito un gazebo con un pannello azzurro, dove in molti hanno lasciato dei biglietti di condoglianze e dei cuori carta.
