Il Tar ha bocciato il ricorso presentato da quattro esercenti del Trentino che si opponevano al “distanziometro” in merito alla norma provinciale del 2015 che vieta l’installazione delle sale gioco nel raggio di 300 metri dai luoghi ritenuti sensibili quali scuole, chiese o strutture sanitarie.
Una norma adottata per combattere la ludopatia.
Vittoria dunque per la provincia di Trento. I giudici amministrativi hanno ritenuti infondati i dubbi di costituzionalità sollevati dai ricorrenti, pertanto il provvedimento di rimozione è legittimo.
Non è escluso il ricorso in appello contro la decisione del TAR.
