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SIT-IN AL COMMISSARIATO DEL GOVERNO DELLE FAMIGLIE ARCOBALENO PREOCCUPATE DALLA DIFFIDA RICEVUTA DAL SINDACO

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“A nostro avviso questo atto è l’ennesimo nel quale si scatena una violenza ingiustificata, ispirata purtroppo dal governo attuale”. Lo ha detto Giuseppe Lo Presti, referente di Famiglie arcobaleno del Trentino Alto Adige, in occasione del sit-in organizzato davanti al Commissariato del governo assieme ad Arcigay e ad Agedo del Trentino. L’iniziativa – hanno spiegato gli organizzatori – intendeva “esprimere la nostra preoccupazione per la diffida del prefetto Filippo Santarelli verso il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, dal formare atti di nascita per bambini e bambine nati in coppie omogenitoriali”.
“Ci auguriamo – ha detto Lo Presti – che la Procura, che può richiedere al Comune gli atti di nascita e sottoporli al Tribunale per chiedere se sono o non sono conformi alla legislazione, tenga conto non solo di quello che viene chiesto da Roma, ma possa far prevalere il senso di responsabilità e i diritti dei minori. Noi continueremo a gridarlo: giù le mani dai
nostri figli e dalle nostre figlie”. “In Italia, oggi, sono circa cinque mila le famiglie arcobaleno”, ha riportato Lo Presti, che ha ringraziato pubblicamente il sindaco di Trento per “essersi preso la responsabilità di creare atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali”.