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REGIONI “AMICHE DELLE MAMME”: LA PROVINCIA DI BOLZANO AL PRIMO POSTO, QUELLA DI TRENTO SOLO QUINTA

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Tra le regioni più amiche delle mamme svetta la provincia autonoma di Bolzano, seconda l’ Emilia Romagna, terza la Valle D’Aosta, quinta invece la provincia di Trento, a cui segue Umbria, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia.
Fanalino di coda Basilicata, Campania, Sicilia, Calabria e Puglia.
Lo si evince dall’ottava edizione del rapporto ‘Le Equilibriste’ di Save the Children.
L’indice delle madri per regione è il risultato di una analisi basata su sette dimensioni: demografia, lavoro, servizi, salute, rappresentanza, violenza, soddisfazione soggettiva, per un totale di 14 indicatori da diverse fonti del sistema statistico nazionale.
Le regioni più virtuose superano di 10 punti il valore di riferimento nazionale pari a 100, mentre in quelle con le condizioni più sfavorevoli tassi molto al di sotto della soglia media.
Per quanto riguarda l’area della demografia Trento (114,5) si colloca al secondo posto tra le regioni più virtuose con Bolzano (138,5) che primeggia.
Nella dimensione del lavoro al primo posto troviamo l’Emilia-Romagna, segue il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Lombardia. Trento è invece al 16esimo posto.
Nell’area “rappresentanza”, relativa alla percentuale di donne in organi politici a livello locale per regione, Trento è al nono posto, stessa piazza anche per la categoria salute, che riguarda mortalità infantile nel primo anno di vita e consultori attivi per abitante, classifica dove spiccano Valle d’Aosta, provincia di Bolzano, Emilia-Romagna e Toscana.
Nella dimensione dei “servizi” la provincia autonoma di Trento si colloca al primo posto, seguita da Bolzano. Mentre nell’area della “soddisfazione soggettiva” Trento è al secondo posto dietro a Bolzano.
Per quanto l’area “violenza di genere”, che riguarda la presenza di centri antiviolenza e case rifugio, la provincia autonoma di Trento si colloca agli ultimi posti della classifica insieme alla Basilicata, precedute a stretto giro da Campania, Sicilia, Puglia e Lazio.
Le regioni più virtuose sono invece il Friuli-Venezia Giulia e la provincia di Bolzano; con uno stacco di più di 30 punti sul valore di riferimento nazionale.