“Prima noi, poi i grandi carnivori” è stato lo slogan principale, ribadito da circa 1.500 manifestanti scesi in piazza ieri a Trento, campanacci alla mano. La manifestazione è nata a seguito della morte di Andrea Papi a inizio aprile. Lanciata su facebook da Guido Redolfi, ha intercettato il sentimento di buona parte della popolazione, convogliando in Piazza Dante a Trento almeno 1.500, tutte toccate fortemente dalla tragedia che ha colpito la famiglia del giovane solandro sbranato da JJ4. “Noi Andrea lo chiamiamo “el popo”, non il runner, poteva essere uno dei nostri figli – tra le frasi pronunciate sul palco, dove si sono alternati allevatori, agricoltori, cacciatori, schutzen, rappresentanti di asuc, caseifici, apicoltori, a lanciare chiaro e forte il messaggio: “basta orsi e lupi, la gente ha paura e la montagna si spopola”. Nelle prime file, diversi esponenti della maggioranza provinciale, ma soprattutto i sindaci, che hanno sì espresso il loro supporto al presidente Maurizio Fugatti, ma lo hanno anche sollecitato a non indugiare.
