Presentato oggi a Trento presso la sede della Banca d’Italia il rapporto sull’economia delle province di Trento e Bolzano.
Il report evidenzia che nel 2022 l’economia regionale è in crescita seppur ad un ritmo più lento rispetto all’anno precedente. Anche per il 2023 si prevede un Pil in crescita frenato però dall’ inflazione, dalla politica monetaria e dal contesto di forte incertezza geopolitica.
L’attuazione del PNRR, avviata già nel 2021, sosterrà la domanda nel settore edìle.
Per quanto riguarda l’impatto degli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato in provincia di Trento si registra un incremento delle stabilizzazioni dei lavoratori all’interno delle aziende per cui erano già assunti.
Da segnalare che in Trentino l’ incidenza di contratti a tempo determinato è superiore alla media italiana.
Sul fronte dell’accensione dei mutui per l’acquisto della prima casa nel 2022 si registra un lieve aumento rispetto al 2021: la quota dei finanziamenti per l’acquisto di abitazioni sul reddito disponibile era pari al 36,7%.
Un’ incidenza maggiore sulla media nazionale riflette rate del mutuo maggiori ascrivibili a importi richiesti più elevati e al valore dei prezzi più alti.
Un’analisi è stata fatta anche sull’impatto dei cambiamenti climatici sul turismo, settore rilevante per le province di Trento e Bolzano.
Preoccupazioni per la stagione invernale si registrano sopratutto in Trentino che risulta più vulnerabile a causa delle altitudini più basse degli impianti di risalita e della maggiore incidenza di presenze turistiche in località inferiori a 1.500 metri di quota.
