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LETTERA DELLA FAMIGLIA PAPI: “ORSA STRESSATA? VERGOGNA”

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Tre mesi fa, tra mercoledì 5 e giovedì 6 aprile nei boschi di Caldes in Val di Sole moriva, ucciso dall’orsa JJ4, Andrea Papi.
Oggi la famiglia di Andrea Papi ha diffuso una lettera. Una lettera dura e mara.
“Sono passati tre mesi esatti dalla tragedia e, purtroppo, dobbiamo constatare che non è cambiato nulla”. Scrivono i genitori del ragazzo, la sorella Laura e la fidanzata Alessia
“È una vergogna quello che sta accadendo. Si continua a parlare sempre e soltanto dell’orsa, delle sue condizioni di salute, di quello che le accadrà. Qualcuno ha addirittura detto che è stressata, dimenticando che noi abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo un dramma immenso e che non riusciamo a darci pace” scrivono i familiari di Andrea. Che poi puntualizzano: “Non si è trattato di un incidente in montagna. Andrea non è scivolato e caduto su un sentiero in mezzo al bosco. È stata una tragedia attesa e annunciata perché, nei mesi precedenti, si erano verificate numerose altre aggressioni. Il destino, in questo caso, non c’entra nulla.
Andrea è il martire di un progetto politico che ora risulta fuori controllo.
La famiglia chiede giustizia e ha affidato la vicenda legale allo studio legale bellunese Giesse che in passato si è occupato della tragedia del ponte Morandi e del naufragio della nave Concordia