Ogni giorno in Trentino c’è un paziente in attesa di trapianto autologo di cellule staminali, per la cura del mieloma multiplo, che con questa terapia va in remissione e per la cura del linfoma di Hodgkin e non Hodgkin, dal quale invece si può guarire. Ora il trapianto autologo può essere effettuato all’ospedale Santa Chiara di Trento, prima i pazienti si dovevano recare all’ospedale di Bolzano. Le cellule vengono prelevate dal paziente e poi congelate, a Bolzano, a monte, alcuni cicli di chemio terapia, dai 4 ai 6 mesi a Trento e poi di nuovo a Bolzano, per la reinfusione delle staminali. La carenza di posti letto sull’ospedale di Bolzano ha contribuito ad accelerare il percorso conclusivo del trattamento, il trapianto autologo. Le staminali congelate a Bolzano arrivano dunque a Trento e qui trapiantate ripopolando il midollo osseo. Questo grazie ad un accordo tra le due province ed aziende sanitarie, che hanno deliberato il programma trapianti metropolitani e dopo il lungo percorso, avviato ormai da anni, dal 2018, dell’accreditamento. Il primo giugno il primo auto trapianto per un paziente affetto da mieloma multiplo, oggi in remissione. La terapia punta ad allungare la possibilità di sopravvivenza da 4- 5 anni a 20, anche grazie a farmaci innovativi.
