38 anni fa, il 19 luglio 1985 in val di Fiemme crollano i bacini della miniera di Prestavel, le conseguenze furono gravissime. Le vittime furono 268 di cui 28 bambini con meno di 10 anni e 31 ragazzi con meno di 18 anni. La velocità dell’onda di fango e fluorite fu stimata attorno ai 90 chilometri orari e interessò tutta la val di Stava, ma anche la zona del centro di Tesero e la sua zona artigianale. Tre anni dopo ci fu la prima sentenza del Tribunale di Trento presieduto da Marco La Ganga. Tra le aziende chiamate a rispondere della strage c’era anche un colosso dell’industria italiana la Montedison che fu condannata, così come la Provincia di Trento al risarcimento delle parti civili. Quella di Stava è nota per essere stata una delle più grandi tragedie che abbiano colpito il Trentino-Alto Adige in epoca moderna. Per la ricorrenza del disastro oggi alle 18: 30, presso il cimitero della chiesa di San Leonardo a Tesero, la messa di suffragio in memoria delle vittime. A seguire la deposizione di un mazzo di fiori al monumento antistante la chiesetta della Palanca di Stava per iniziativa degli alpini dei Gruppi ANA di Tesero e Longarone.
