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ALTO ADIGE: IL PRESIDENTE KOMPATSCHER RISPONDE ALLA POLEMICHE SULLE TARIFFE IMI PER GLI AFFITTI TURISTICI

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“Non si tratta di una riduzione dell’Imi, ma di una riduzione della percentuale di occupazione dei posti letto necessaria per dimostrare che si è davvero un affittacamere”.
Lo sottolinea il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, rispondendo alle polemiche sulla decisione del consiglio provinciale di stabilire, per l’applicazione dell’Imi, criteri più favorevoli agli affitti turistici.
“Noi abbiamo una misura che nessun altro ha – ha aggiunto Kompatscher – In Alto Adige, per svolgere questa attività occorre una licenza, perché bisogna chiedere i posti letto. L’abbiamo introdotto con il famoso limite dei posti letto e questo è un freno assoluto perché basta che il Comune non assegni posti letto”.
Un’altra ragione di questo provvedimento, ha aggiunto il presidente, è che “è stato dimostrato da più soggetti, non soltanto dalla rappresentanza degli affittacamere, che la soglia precedente del 50% di occupazione dei posti letto è troppo alta e spesso non la raggiungono nemmeno gli alberghi. Così, la soglia tra il 15 ed il 25% è apparsa più ragionevole, tenendo anche conto che c’è il limite ai posti letto”.
Sulla questione dice la sua anche il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Heiner Oberrauch: “Bisognerebbe prima di tutto ridurre l’aliquota per chi affitta a persone che abitano e lavorano in Alto Adige e non solo a chi viene in Alto Adige per trascorrervi le ferie”.

Immagine di repertorio.