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LE RAGIONI DELL’AUTONOMIA – I LADINI

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Il Trentino è una provincia caratterizzata non solo da spettacolari paesaggi montani, ma anche da una ricca diversità culturale e linguistica. Nelle sulle valli si trovano tre importanti minoranze linguistiche: i Ladini, i Mòcheni e i Cimbri.
I Ladini sono la comunità di minoranza più numericamente rappresenta in Provincia. In provincia di Trento sono sei i comuni ladini: Moena, Soraga, San Giovanni di Fassa, Mazzin, Campitello e Canazei. Insieme formano il Comun General de Fascia, erede della Magnifica Comunità di Fassa.
Il ladino è una lingua retoromanza parlata in alcune comunità dolomitiche tra cui la valle di Fassa. E’ considerata la lingua autoctona più antica dell’area alpina. Il ladino fassano condivide radici linguistiche con altre varietà ladine delle Dolomiti, ma presenta alcune peculiarità che lo distinguono. La lingua è stata tramandata di generazione in generazione principalmente oralmente, attraverso storie, canzoni e tradizioni popolari. Tuttavia, negli ultimi decenni, si è compiuto uno sforzo per preservare e promuovere il ladino fassano attraverso l’insegnamento bilingue, l’uso della stessa nelle istituzioni pubbliche e nei mezzi di comunicazione con la promozione di eventi culturali volti a preservare l’identità e la tradizione locale.
La lingua ladina è un simbolo di orgoglio e appartenenza per questa comunità, un elemento che li collega alle loro radici e alla terra montana che abitano.