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LE RAGIONI DELL’AUTONOMIA – I MOCHENI

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La minoranza mochena del Trentino vive nella valle del Fersina (in mòcheno Bersntol) una laterale della Valsugana. La comunità mochena è un esempio vivente della ricca diversità linguistica della provincia. Pur con piccoli numeri i mocheni rappresentano la seconda comunità di minoranza del Trentino.
La storia di questa minoranza linguistica germanofona è legata all’ insediamento nella prima metà del XV secolo di gruppi tedeschi provenienti dalla Boemia e dalla Franconia per lo sfruttamento delle risorse metallurgiche della Valle del Fersina. Da allora i rapporti di frequentazione per il commercio ambulante con comunità di lingua tedesca hanno rafforzato il mantenimento dell’idioma nel tempo. Oggi la lingua mochena è usata a livello orale da quasi la totalità delle famiglie di Roveda e di Palù, da gran parte delle famiglie di Fierozzo e da pochissime famiglie a Frassilongo.
La lingua mochena, conosciuta anche come “Bersntolerisch” è una lingua bavarese che ha mantenuto alcune caratteristiche linguistiche arcaiche rispetto all’alto tedesco antico. È una parte essenziale dell’identità della comunità mochena e viene ancora parlata e insegnata nelle scuole locali.
La comunità mochena, come altre comunità linguistiche minoritarie, affronta sfide legate alla globalizzazione, all’urbanizzazione e all’educazione in italiano. Tuttavia, la comunità e le istituzioni pubbliche e culturali sono fortemente impegnate nella preservazione della sua cultura e della lingua mochena. Sono molteplici gli forzi in corso per mantenere vive le tradizioni attraverso programmi educativi e iniziative culturali.